Pippo Zimmardi, “cose”
Il cucchiaio nell’orecchio

 

Se vedo

è perché

non ti vedo

 

(Francesco Gambaro, L’Uccella)

UNDICI MESI

Forse avresti preferito bere qualcosa di forte. Poter slacciare la cintura. Toglierti la maglietta finalmente. E tra i ricordi ritornati a galla, pescare almeno solo i meno tristi: quando ti stacchi in volo da terra, quando sprofondi nella vasca da bagno a  -7000  a caccia di calamari giganti; o l’attimo …

AMMARE

Ma non vedi che non entra. Finirai per romperti. Il tempo non sana tutte le ferite. Ci ho messo dieci anni per curare un raffreddore. Ti cola il naso asciugati, almeno. Sto prendendo lezioni. Quanto so fare lo stronzo adesso neanche quando lo feci per la prima volta. A Palermo …

Accampamento 5 – L’era del percolato

Molte toppe scure d’asfalto sull’asfalto, prima fori, poi macchie, poi figure ed infine sobbalzi della bicicletta. La massa di calcinacci è stata via via sospinta fuori dall’accampamento e sembrano gradoni d’un anfiteatro, le porzioni di cemento armato sradicate e appoggiate una sull’altra mentre un canarino splende. Nelle fessure, dove si …

da I GIORNI QUANTI (66)

Ricordo con quanto piacere andavo a trovare uno zio che viveva – che d’estate abitava poche stanze di una villa principesca a Bagheria. Stesso clima perfido, uguale a quello della città, uguale a quello di adesso. Sala da pranzo con tre lampadine da 40W. Insalata senza olio. Vecchio e sterile …

Ermal Ciarpam

Se la filosofia inglese del novecento, che viene ora identificata come analitica, si occupò delle questioni della matematica, della logica e del linguaggio, quella tedesca, a buon titolo detta continentale, riscoprì come si sa l’ontologia e la metafisica. La Francia, come sempre, ha una storia a sé. La prima metà …

LE TUE GIRAFFE ANDAVANO ->><< 9)

Poi d’improvviso il tuo sorriso   Un giorno si chiamava Tito un altro giorno   Si posa sul mio tavolo il caffè per me   Dagli oleodotti del Pulgar scesero a fiumi i morti

LA VECCHIA MOKA FISCHIO’

Una volta stappate tutte le orecchie che ci rimasero in tasca, tolte le piume in eccesso dalla moka, le lasciammo rimbombare insieme liberamente. Per consumare l’espresso più croccante possibile  imboccammo l’autostrada gialla, risvoltandola e saldandone i lembi con cura. Col caldo che faceva non portammo nemmeno una muta da palombaro …

CRONACA DI UNA SERATA

Si è svolta con successo, nella sala A del Cinema Minerva, la presentazione del libro ‘La fine del mondo.’ L’autore, un narvalo di grossa stazza, ha esordito infilzando con il rostro un paio di persone sedute in prima fila, fra gli applausi del numeroso pubblico. Successivamente, come preannunciato nell’invito, il …

STANZA 229

ad ogni stazione da ragazzo aprivo le finestre per fumare una sigaretta o per stringere la mano di chi mi lasciava andare o mi aspettava. era lo stesso. adesso le finestre dei treni sono chiuse. è vietato fumare dire ciao addio arrivederci. è lo stesso. alcuni fanno caso alla tua …