~ gabriella giudici | Une école où la vie sennuie nenseigne que la barbarie

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~ gabriella giudici Une école où la vie s ennuie n enseigne que la barbarie Di solito pensiamo alle emozioni come a sensazioni soggettive provocate dall ambiente fisico o sociale.Queste sono invece solo una componente dell esperienza emotiva, accan­to ai pensieri, alle modificazioni fisiologiche e ai comportamenti espressivi.Il testo della lezione affronta l intreccio di questi elementi, degli stimoli esterni o interni e degli elementi cognitivi e affettivi che chiamiamo emozioni.Indice1. La componente cognitiva2. Gli aspetti fisiologici3. Il comportamento espressivo3.1 Empatia e neuroni specchio [in elaborazione]4. Lo sviluppo delle emozioni5. Cure parentali e sviluppo delle emozioni nel mondo animale [in elaborazione]Le emozioni sono un processo interiore multicomponenziale, cioè legato a più componenti dell individuo, quali la cognizione, gli aspetti fisiologici e i comportamenti espressivi. Le ricerche sperimentali degli ultimi decenni hanno rafforzato l ipotesi che siano risposte adattive dell organismo agli stimoli ambientali.1. La componente cognitivaTopo e serpente: reazione di fugaNegli animali inferiori certi stimoli producono una reazione di scarica immediata su base innata. Ad esempio, il movimento strisciante di un serpente pro­duce immediatamente nel topo una risposta di fuga, mentre l’avvicinarsi di un gatto determina istantaneamente l attacco della femmina di pettirosso in difesa del nido.Questi comportamenti emotivi sono istintivi: l’attacco e la fuga compaiono ogni volta che la sopravvivenza è messa in pericolo. Nel cervello dei rettili, infatti, gli stimoli sensoriali attivano immediatamente i centri di risposta dell aggressività siti nel tronco encefalico, ciò che rende automatiche e molto veloci le risposte emotive, aumentando le possibilità di sopravvivenza degli individui. Lo stesso accade nel pettirosso. read more Condividi:TweetWhatsAppTelegramMi piace:Mi piace Caricamento... Posted in Psicologia | No Comments Tags: Carrll Izard, emotività, emozioni, espressioni, impulsi, Jean Piaget, Paul Ekman, sensazioni, sentimenti, sistema limbico, sistema nervoso autonomo, sistema nervoso centrale, teoria dello sviluppo cognitivo, umore «Sono stato un essere senziente, un animale pensante di questo splendido pianeta, ed è stato un enorme privilegio e un’immensa avventura».30 agosto 12015Oliver Sacks è morto il 30 agosto 2015. Sotto un brano del suo Antropologo su Marte sul potenziale benefico dell ipercompensazione una dinamica psicologica di per sé non esente da rischi.La circostanza da cui Sacks prende avvio, nella prefazione di Un antropologo su Marte [Milano, 1998], mi ha ricordato un esperienza analoga di molti anni fa e la sottile soddisfazione nel constatare quali possibilità possano aprirsi a chi abbia deciso di sbucciarsi una mela pur avendo perso temporaneamente l uso di un braccio.Le osservazioni di questo clinico, così comuni ma anche così innovative in un ambito oggi incline al riduzionismo e al biologicismo delle neuroscienze, meritano di essere attentamente considerate dagli studiosi di psicologia.L immaginazione della natura è più ricca della nostraFreeman DysonSto scrivendo con la mano sinistra, sebbene io sia decisamente destrimane. Un mese fa sono stato operato alla spalla destra e a tutt oggi non devo usare il braccio destro né sarei capace di farlo. Scrivo in modo lento e goffo, ma ogni giorno che passa acquisto disinvoltura e naturalezza. E un continuo adattarmi a imparare a usare la sinistra: non solo per scrivere ma anche per fare molte altre cose. Per compensare il fatto di avere un braccio appeso al collo, sono diventato molto abile prensile con le dita dei piedi.Sulle prime, quando mi immobilizzarono il braccio, per qualche giorno mi sentii sbilanciato; ma ora cammino in modo diverso e ho scoperto un nuovo equilibrio. Sto sviluppando modelli diversi, abitudini diverse ... un identità diversa, si direbbe, almeno in questa sfera particolare.Di sicuro, in alcuni dei miei programmi e dei circuiti del mio cervello stanno avvenendo dei cambiamenti: cambiamenti che alterano i pesi, le connessioni e i segnali sinaptici, ma i nostri metodi di visualizzazione dell attività cerebrale sono ancora troppo grossolani per poterli mostrare. read more 43.11070112.389172Condividi:TweetWhatsAppTelegramMi piace:Mi piace Caricamento... Posted in Psicologia | No Comments Tags: cervello, darwinismo neurale, disabilità, Gerard M. Edelman, Lurija, neuroscienze, normalit, Oliver Sacks, Vygotskij John Locke (1632 1704)Dal punto di vista pedagogico, il 700 è il secolo dei grandi riformatori di sistemi scolastici e di tre grandi filosofi dell’educazione: Locke, Rousseau e Kant.Il primo ad intervenire è John Locke, i cui Pensieri sull educazione sono uno dei testi pedagogici più letti e dibattuti tra ‘700 e ‘800.In questo lavoro, nato dalla richiesta di consigli per l’educazione di suo figlio da parte di Lord Edward Clarke of Chipley, Locke delinea in 217 lettere il nuovo modello formativo della classe dirigente sulla base delle necessità sociali dell’élite dell’epoca. È il manifesto dell individualismo liberale e dell educazione borghese.L educazione del gentleman ha come rovescio quella dei ragazzi di estrazione popolare: semplice misura correzionale di avviamento al lavoro coatto attuata un secolo dopo la morte del filosofo.Indice1. Lo scenario storico2. I Pensieri sull educazione: spirito critico e libertà2.1 L educazione del gentleman: open education, tra autorità e libertà2.2 L educazione popolare: ortopedia lavorativa e scolarizzazione generalizzata nelle working school3. La struttura dell educazione d élite read more Condividi:TweetWhatsAppTelegramMi piace:Mi piace Caricamento... Posted in Didattica - Flipped, Didattica - Materiali, Pedagogia | No Comments Tags: gentleman, Glorious Revolution, grande internamento, learning by doing, Locke, open education, Poor Law, self control, working school Jean-Jacques Rousseau (1712 1778)Critico della politica e della vita associata, Rousseau ha condotto una riflessione globale sui problemi della vita civile, dedicando gli sforzi più significativi alla costruzione degli strumenti politici ed educativi per modificare tale realtà.L articolo contiene il testo della lezione, con mappe e schemi, le tre videolezioni dedicate ai Discorsi, all Emilio e al Contratto sociale, le esercitazioni e il link alla valutazione degli studenti.Indice1. I temi antiilluministi del Discorso sulle scienze e sulle arti2. La critica della civiltà del Discorso sull origine della diseguaglianza2.1 La diseguaglianza è contraria alla legge di natura2.2 La contestazione delle visioni dello stato di natura di Locke e Hobbes2.2.1 Lo stato di natura in Locke2.2.2 Lo stato di natura in Hobbes2.2.3 Lo stato pre-civile secondo Rousseau 3. L Emilio3.1 Libri I. L infanzia e l educazione negativa3.2 Libro II. La fanciullezza e l’educazione positiva3.2.1 L’autoregolarsi della libertà: dipendenza dalle cose e dipendenza dagli uomini3.2.2 Contro Locke: l’illusione del ragionare coi fanciulli3.2.3 L’esempio del maestro3.2.4 L’apprendimento della lettura3.3 Libro III. L educazione dai dodici ai quindici anni3.3.1 La nobiltà del lavoro manuale3.4 Libro IV. L adolescenza e l educazione alla socialità3.5 Libro V. La giovinezza4. Il Contratto sociale4.1 Il patto originario4.2 Libertà ed eguaglianza5. La travagliata ricezione dell Emilio read more Condividi:TweetWhatsAppTelegramMi piace:Mi piace Caricamento... Posted in Didattica - Materiali, Filosofia, Pedagogia | No Comments Tags: autogoverno, contratto sociale, Discours sur l'origine et les fondements de l'inégalité parmi les hommes, divisione del lavoro, egoismo, Emilio, formazione del carattere, Hobbes, interesse generale, libertà, Locke, metodo inattivo, popolo sovrano, puerocentrismo, Rousseau, stato di natura, uguaglianza, volontà generale Per scienza intendiamo sia tutti i metodi logici, si­stematici che conducono alla conoscenza, sia il corpo effettivo di conoscenze prodotte da questi metodi. Comunemente le scienze vengono distinte in due branche principali: le scienze naturali, che studiano i fenomeni fisici e biologici, e le scienze sociali, che studiano i vari aspetti del comportamento umano. Esi­stono importanti differenze tra le due branche, ma entrambe hanno lo stesso impegno in fatto di meto­do scientifico.Tutte le scienze, naturali o sociali, partono dall as­sunto che nell universo esiste un qualche ordine sot­tostante. Gli avvenimenti, sia che riguardino le mo­lecole sia gli esseri umani, non sono casuali. Seguo­no un modello che è abbastanza regolare da permet­tere che su di essi si facciano delle generalizzazioni. Essi sono di importanza cruciale per la scienza perché ordinano avvenimenti apparentemente privi di significato in modelli che possiamo comprende­re. Diventa allora possibile analizzare i rapporti di causa ed effetto e spiegare così perché una cosa ac­cade e predire che, nelle stesse condizioni, accadrà ancora in futuro. read more Condividi:TweetWhatsAppTelegramMi piace:Mi piace Caricamento... Posted in Scienze | 1 Comment Tags: credenza, Elias, scienza, senso comune Poco più di anno fa Le Monde pubblicò Il manifesto censurato di Camus, scritto il 25 novembre 1939 per Le Soir Républicain e mai pubblicato, ritrovato da una ricercatrice presso gli Archives nationales d outre-mer, ad Aix-en-Provence.Nell articolo lo scrittore indicava la lucidità, l indipendenza, l ironia e l ostinazione come «i quattro comandamenti del giornalista libero», spingendosi fino ad indicare le modalità della scelta di ciascuno, prima ancora che della collettività, di costituirsi come uomo libero. In questo messaggio, la cui conclusione è posta come incipit, è l appello di Camus a costruire un mondo nuovo attraverso il compito, ambizioso e modesto ad un tempo, di formare spiriti capaci di giustizia e generosità. Più del messaggio, colpisce, leggendolo, il fatto che riesca a dircelo senza un filo di retorica. Di seguito il testo, con traduzione mia. Qui, invece il saggio dedicato a Camus da Paolo Flores d Arcais e distribuito in CC da Micromega il 7 novembre 2013, nel centenario della nascita.«Nessuno vuole ricominciare tra venticinque anni la doppia esperienza del 1914 e del 1939. Bisogna dunque sperimentare un metodo ancora tutto nuovo che sarà la giustizia e la generosità. Ma queste non si esprimono che nei cuori già liberi e negli spiriti che vedono ancora chiaramente. Formare questi cuori e questi spiriti, risvegliarli piuttosto, è il compito ad un tempo modesto e ambizioso che spetta all uomo indipendente. Bisogna attenervisi senza guardare più avanti. La storia terrà o non terrà conto di questi sforzi. Ma saranno stati compiuti».Albert CamusIl est difficile aujourd hui d évoquer la liberté de la presse sans être taxé d extravagance, accusé d être Mata-Hari, de se voir convaincre d être le neveu de Staline. Pourtant cette liberté parmi d autres n est qu un des visages de la liberté tout court et l on comprendra notre obstination à la défendre si l on veut bien admettre qu il n y a point d autre façon de gagner réellement la guerre.E difficile oggi evocare la libertà di stampa senza essere tacciato di stravaganza, accusato d essere una spia o il nipote di Stalin.  Ciononostante questa libertà, tra le altre, non è che uno dei volti della libertà come tale e si comprenderà la nostra ostinazione nel difenderla se si vuole ammettere che non c è altro modo di vincere davvero questa guerra. read more 43.11070112.389172Condividi:TweetWhatsAppTelegramMi piace:Mi piace Caricamento... Posted in Filosofia, Pedagogia, Sociologia | 3 Comments Tags: Camus, educazione, giornalismo, libertà, libertà d'espressione, Manifeste du journalisme libre, responsabilità In occasione della traduzione italiana anticipata da Lo Straniero n. 4 nel 1988 dei discorsi tenuti tra il 1937 e il 1958 a cura di Bompiani [Le conferenze e i discorsi di Albert Camus, Bompiani 2020], Pagina 3 ha letto il brano seguente.La comunicazione è ciò che oggi dobbiamo tenere vivo per difenderci dall’omicidio. Per questo, ora lo sappiamo, dobbiamo lottare contro l’ingiustizia, contro l’oppressione, contro il terrore, perché sono questi tre flagelli a far regnare il silenzio tra gli uomini e alzare tra di loro barriere. Abbiamo passato una lunga notte, adesso sappiamo cosa fare di fronte al mondo dilaniato dalla crisi. Ma che cosa dobbiamo fare?1. Dobbiamo chiamare le cose con il loro nome e renderci conto che uccidiamo milioni di uomini ogni volta che accettiamo di pensare certi pensieri: un uomo non pensa male perché è un assassino, è un assassino perché pensa male. Perciò si può essere un assassino senza apparentemente avere mai ucciso ed è così che siamo più o meno tutti degli assassini. La prima cosa è quindi il rifiuto puro e semplice con i pensieri e con l’azione di qualunque pensiero realista e fatalista.La seconda cosa da fare è decongestionare il mondo dal terrore che vi regna e che impedisce di pensare bene. E poiché ho sentito che proprio in questa città (New York) si tiene una sessione importante delle Nazioni Unite, potremmo suggerirle che il primo testo importante scritto da questa organizzazione mondiale proclami solennemente dopo il processo di Norimberga la soppressione universale della pena di morte. read more Condividi:TweetWhatsAppTelegramMi piace:Mi piace Caricamento... Posted in Sociologia | No Comments Tags: Albert Camus, retoriche Nel settantasettesimo anniversario della caduta di Mussolini, il ricordo dei fatti di INFOAut, e il discorso di Duccio Galimberti tenuto a Cuneo il giorno dopo. Qui il racconto di Emilio Gentile sul 25 luglio su Wikiradio.Bologna, Piazza Maggiore (già Vittorio Emanuele): i cittadini esultano per la caduta del regime fascista[ ] sì, la guerra continua, ma fino alla cacciata dell’ultimo tedesco, fino alla scomparsa delle ultime vestigia del regime fascista, fino alla vittoria del popolo italiano che si ribella contro la tirannia mussoliniana.Cuneo, 26 luglio 1943, Duccio GalimbertiE’ la notte tra il 24 ed il 25 Luglio 1943, quando Mussolini, alla seduta del Gran Consiglio del Fascismo prende la parola. Dice di aver convocato il Gran Consiglio non per discutere la situazione interna, ma bensì per informarlo della situazione bellica del momento e poter prendere una decisione a livello di strategia militare, da applicare in seguito allo sbarco degli alleati anglo-americani in Sicilia e alle difficoltà riscontrate.Mussolini, che appare fiducioso e sicuro di sé, da tempo però è oggetto del malcontento di alcuni gerarchi, che trovano in Dino Grandi il loro portavoce. La situazione è grave e richiede decisioni chiare e capaci di creare una reale svolta nella guida del governo.  Terminata la relazione introduttiva, seguita da non poche critiche, prende la parola Grandi che si appresta a leggere il documento preparato e firmato dai dissidenti. Si tratta di un attacco diretto alla persona di Mussolini e di sfiducia nel suo operato, che si trova così con le spalle al muro, costretto ad ammettere tutta la sua colpevolezza. read more Condividi:TweetWhatsAppTelegramMi piace:Mi piace Caricamento... Posted in Storia | No Comments Tags: 25 luglio 1943, antifascismo, Badoglio, Duccio Galimberti, fascismo, Gran Consiglio del fascismo, Mussolini, processo di Verona, Repubblica Sociale Italiana, RSI L apprendimento, cioè la capacità di un organismo vivente di essere modificato da un evento è, insieme alla percezione, uno dei primi processi cognitivi ad essere studiato dalla psicologia scientifica, tanto che i primi trent anni di storia della disciplina possono essere studiati attraverso gli esperimenti e le scoperte in questo campo di studi.In questo testo esaminiamo i diversi tipi di apprendimento e le scelte interpretative delle scuole comportamentiste, cognitiviste e gestaltiste, con le loro prime applicazioni al trattamento della fobia, dell ansia e della depressione.Indice1. L apprendimento in psicologia2. I comportamenti di risposta2.1 L assuefazione2.2 La sensibilizzazione2.3 L imprinting2.4 Il riflesso condizionato 3. Il riflesso condizionato e il condizionamento classico3.1 Il contesto delle ricerche sul riflesso condizionato3.2 La scuola russa e il condizionamento classico4. I comportamenti operanti4.1 L apprendimento per prove ed errori4.2 Il condizionamento operante4.3 Le implicazioni sociali degli studi sull apprendimento4.4 L apprendimento per osservazione5. Gli apprendimenti cognitivi5.1 Verso il cognitivismo: le mappe cognitive5.2 L insight e il contributo della Gestalt agli studi sull apprendimento6. Le implicazioni cliniche degli studi sull apprendimento: fobie, ansia e depressione6.1 Condizionamento classico e fobie6.2 La depressione e l impotenza appresa6.3 Contiguità e superstizioneDownload (PDF, 766KB)Audiolezioni [registrazioni audio delle lezioni in classe]: 1. Le implicazioni sociali del condizionamento classico 2 [ripasso]; 2. Le implicazioni cliniche degli studi sull apprendimento [ripasso]; 3. L imprinting; 4. L apprendimento. Conclusioni sulla natura umana.Esercitazioni: Kahoot 11. L apprendimento in psicologiaL apprendimento è un processo attraverso cui un organismo vivente è modificato, più o meno definitivamente, da ciò che accade nel suo ambiente circostante e da ciò che fa.Gli apprendimenti non sono tutti uguali, ma differiscono per la loro complessità e per le strutture cerebrali che chiamano in azione.Alcuni apprendimenti semplici, ad esempio, sono acquisiti dall individuo in modo automatico e inconsapevole (attivano la parte più antica del cervello: il sistema limbico o il cervello rettiliano), mentre altri  richiedono l organizzazione cognitiva dell informazione (attivano la neocorteccia, la parte più recente ed evoluta del cervello, assente nelle specie animali inferiori).In questo quadro, è possibile distinguere tre categorie di comportamenti che si distinguono per il livello di complessità e di coinvolgimento dell organismo durante il processo di apprendimento:I comportamenti di rispostaI comportamenti operantiI comportamenti che richiedono un organizzazione cognitiva dell informazione. read more 43.11070112.389172Condividi:TweetWhatsAppTelegramMi piace:Mi piace Caricamento... Posted in Didattica - Materiali, Psicologia | 6 Comments Tags: appredimenti latenti, apprendimento, Arancia meccanica, assuefazione, comportamenti di risposta, cura Ludovico, deontologia professionale, desensibilizzazione, estinzione, Fechner, generalizzazione, impotenza appresa, imprinting, insight, mappe cognitive, meotodo dell'introspezione, modellamento, nevrosi, Pavlov, piccione superstizioso, problem-solving, recupero, riflesso condizionato, Seligman, sensibilizzazione, strutturalismo, superstizione, teoria dell'attribuzione, Tolman, Watson Su QuestoTrentino è uscito un bell estratto dell introduzione di Umberto Curi al volume collettaneo Il volto della Gorgone. La morte e i suoi significati [Mondadori, Milano, 2001].Secondo il mito, Zeus, appena assurto al trono degli dèi, disprezzò il genere umano, che avrebbe voluto distruggere sostituendolo con una nuova razza. Solo Prometeo, stirpe divina, osò ribellarsi e per evitare agli uomini lo sterminio portò loro il dono del fuoco.Insegnò inoltre a lavorare la terra, a raccogliere i prodotti, ad avere la meglio sulle fiere, a domare le bestie selvatiche, a costruire case, a solcare i mari e a inventare ogni espediente utile alla sopravvivenza. Certo fu questa la spiegazione che gli uomini si dettero quando ebbero la consapevolezza della loro condizione rispetto a quella degli altri animali, che non costruivano attrezzi e vivevano ‘naturalmente’.temporalità dell esserciNello stesso tempo gli uomini si accorsero che vi era un limite invalicabile qualunque cosa facessero: la morte, di cui erano consapevoli a differenza degli altri animali.Reso pantoporos (in grado di trovare ogni soluzione) dal possesso della techne, a lui regalata dal gesto sacrilego di Prometeo, a nulla serve all’uomo la capacità di escogitare strumenti e artifici di fronte all’ineluttabile morte. Irrimediabilmente aporos resta l’uomo in presenza dell’Ade (Curi, pag. 9), perché la vista della Gorgone lo paralizza. read more

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