Satisfiction di Gian Paolo Serino

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Satisfiction di Gian Paolo Serino Satisfiction vi propone la prima recensione "interattiva".Funziona così: se la critica di Satisfiction ti convince a comprare il libro, ma dopo averlo letto ritieni che l’entusiasmo di Satisfiction ha deluso le tue aspettative, lascia un commento (con nome, cognome e un indirizzo e-mail) che spieghi perché il libro che Satisfiction ti ha segnalato non era veramente “imperdibile e assolutamente da leggere”: Satisfiction ti rimborserà il prezzo di copertina del libro. Dopo 3 anni lasciamo la piattaforma kataweb e trasferiamo Satisfiction su MenStyle, il nuovo portale Conde Nast che raggruppa Vanity Fair, Vogue, GQ, AD, Traveller. Su www.menstyle.it non solo ci sarà questo blog (l’archivio storico rimane qui ancora per qualche mese) ma anche una sezione di recensioni SODDISFATTI O RIMBORSATI SATISFICTION GQ con approfondimenti, prime pagine dei libri segnalati, interviste e video realizzati con gli scrittori. Un Satisfiction sempre più multimediale e ricco di opportunità. Vi aspetto da mercoledì su www.menstyle.it e da subito sul nuovo blog http://satisfiction.menstyle.it In queste settimane sto registrando delle puntate di CULT BOOK, la trasmissione condatta da Stas Gawronski per Rai Educational di Giovanni Minoli (in onda ogni venerdì alle ore 23:40 su Rai Tree ogni lunedì e martedì sul canale satellitare Edu 2 canale 806 di Sky). Abbiamo cominciato con Craig Davidson e il suo “Fighter” (BD Edizioni), la seconda puntata dedicata, invece, a Gregory David Roberts con il suo “Shantaram” (Neri Pozza). Domani registriamo la terza con Jerry Stahl e il suo “Mezzanotte a vita” (Le conte editore). I libri, naturalmente, sono tutti “soddisfatti e rimborsati”. Per quanto riguarda questo blog non è ancora aperto ai commenti, anche se siete sempre tantissimi a visitarlo, ma ai primi di Marzo una bellissima sorpresa. Satisfiction si trasferisce su una nuova piattaforma e sono sicuro gradirete il passaggio. “Satisfiction: gli enfant terrible della critica letteraria”.(Corriere della Sera)“Inediti e recensioni d’autore con una grafica di spartana eleganza tra vecchio Manifesto e Alfabeta”.(la Repubblica) “Satisfiction: quando l’editoria dà soddisfazione” (Il Giornale)“Satisfiction: l’assalto letterario agli zombie culturali”.(Libero)“Satisfiction: la scommessa riuscita del primo free press culturale italiano”.(QN)“Tra le corazzate Potemkin della letteratura gli unici ad andare controcorrente sono quelli di Satisfiction (Mariarosa Mancuso, Panorama) Attenzione a come leggete la parole perché basta una vocale e cambia tutto. Ma chi ha creato Satisfiction forse voleva proprio questo. Perché il piacere di leggere si mescola sempre con le storie che creano quel mondo parallelo che è la finzione. Satisfiction è l’ultima provocazione per risvegliare i lettori italiani dal loro torpore . (Maria Zuppello, Panorama)“Una rivista per lettori soddisfatti o rimborsati: oltre alle recensioni scritte da critici delle principali testate nazionali, numerosi racconti e saggi inediti”.(La Provincia di Como, Lecco, Sondrio, Varese)“Quando la cultura non ha prezzo”(Wuz.it )“Da uno dei blog che per due anni è stato punto di riferimento della letteratura italiana nasce Satisfiction: soddisfatti e rimborsati tra letture inedite d'eccellenza”.(Marino Sinibaldi, Fahrenheit, RadioRaiTre)“Tra le più coraggiose iniziative della cultura italiana degli ultimi anni .(Luca Bianchini, Colazione da Tiffany, RadioRai2)“Soddisfatti o rimborsati: quando la cultura diventa coscienza critica”(L’altrolato, RadioRaiDue) Inediti da non perdere e lettori soddisfatti e rimborsati: il sasso nello stagno della cultura italiana .(Alessandra Tedesco, Radio24)“Scrittori corsari all’assalto della vecchia critica”.(Massimo Cotto ,Capitalist, Radio Capital) “Quando la letteratura diventa cultura libera”. In home page di www.wuz.it anticipazione dell’inedito di Boris Vian sul nuovo numero di Satisfiction. Nel week end altre anticipazioni sui quotidiani. Utilità di una letteratura eroticaUn inedito di Boris VianUn testo inedito di Boris Vian in assoluta anteprima su Wuz, disponibile insieme a numerosi inediti di grandi scrittori del presente e del recente passato sul prossimo numero di Satisfiction, il primo free press culturale italiano in libreria dal 12 febbraio. 2008-02-07 14:08EDITORIA:PRIMO FREE PRESS CULTURA,RIMBORSA LIBRI CONSIGLIATI ROMA (ANSA) - ROMA, 7 FEB - Dal 12 febbraio arriva in libreria il nuovo numero di Satisfiction, il primo free press culturale, la prima e unica rivista di critica letteraria che promette di rimborsare i libri consigliati in caso di mancato gradimento. Inediti, anticipazioni, visite ai lavori in corso degli scrittori, Satisfiction - si legge in una nota - è una rivista da leggere pagina per pagina ed è l'unica a prendersi fino in fondo le sue responsabilità. Per la prima volta nel mondo dei libri vale il principio: Soddisfatti o rimborsati ! Una recensione letta su Satisfiction non ha convinto il lettore? Il libro consigliato lo ha deluso? La redazione e i suoi collaboratori sono talmente convinti di quanto propongono che sono pronti a rimborsare al lettore il prezzo di copertina del libro segnalato. Satisfiction, 56 pagine formato tabloid, sarà distribuita gratuitamente in libreria in 80mila copie. Ideazione e coordinamento sono di Gian Paolo Serino; la grafica è di Lorenzo Butti; direttore responsabile è Miriam Paola Agili. Edizioni Fastcomm Editoria Indipendente proprietaria dei marchi Eumeswil e Sottovoce. Collaborano al nuovo numero di Satisfiction scrittori e critici tra cui Massimo Carlotto, Alberto Casadei, Giovanni Choukhadarian, Francesca Mazzucato. Tra i racconti e i saggi inediti che verranno proposti, brani di Filippo Tommaso Marinetti, Valerio Magrelli, Carmelo Bene, Erri De Luca, James Sallis, Barry Lopez, Jesse Ball, Boris Vian, Andrea Kerbaker, Raul Montanari, Bruno Morchio, Filippo Tuena, Alessandro Zaccuri. Da ieri è on line il sito www.satisfiction.org: sul portale l'archivio di tutti gli inediti pubblicati ad oggi, sul numero zero e sul primo. (ANSA).Interverranno - da Roma, Torino, Bologna, Modena, Milano- la maggior parte degli scrittori e critici che collaborano a Satisfiction.E' on line www.satisfiction.org con l'archivio del numero zero, presentato in 50 mila copie lo scorso maggio a Torino, e del numero 1 distribuito a novembre in 120 mila copie.di LOREDANA LIPPERINI ROMA - Nasce da un passaparola fra scrittori che agiscono in rete, l'appello in sostegno della Fiera del Libro di Torino, diffuso a seguito delle polemiche sulla scelta di Israele paese ospite del 2008. Nell'appello, che si definisce apartitico, e politico solo nell'accezione più alta e radicale del termine , si esprime solidarietà senza riserve nei confronti degli organizzatori della manifestazione torinese. L'idea di fondo, si legge, è che le opinioni critiche, che chiunque fra noi è libero di avere nei confronti di aspetti specifici della politica dell'attuale governo israeliano, possono tranquillamente - diremmo perfino banalmente! - coesistere con il più grande affetto e riconoscimento per la cultura ebraica e le sue manifestazioni letterarie dentro e fuori Israele. Queste manifestazioni sono da sempre così strettamente intrecciate con la cultura occidentale nel suo insieme, e rappresentano una voce talmente indistinguibile da quella di tutti noi, che qualsiasi aggressione nei loro confronti va considerata un atto di cieco e ottuso autolesionismo . Firmano, fra gli altri, gli scrittori Raul Montanari, Gianni Biondillo, Sandrone Dazieri, Girolamo De Michele, Luca Doninelli, Marcello Fois, Giuseppe Genna, Helena Janeczek, Franz Krauspenhaar, Nicola Lagioia, Antonio Moresco, Chiara Palazzolo, Laura Pugno, Tiziano Scarpa, Beppe Sebaste. Ma anche molti giornalisti. Pubblicato questa mattina, contemporaneamente, su tre blog letterari, l'appello è aperto a nuove adesioni. Ma anche ai dissensi. Nei commenti a Nazione Indiana, per esempio, interviene la scrittrice Simona Baldanzi sottolineando come, a Torino, sia stato invitato lo stato di Israele con tutto ciò che significa e non gli scrittori israeliani: non si tratta di togliere la libertà di parola alla cultura ebraica, ma bisognerebbe togliere la visibilità al potere dello stato di Israele . Altri, come l'autore del blog Stamparassegnata, invitano all'approfondimento e sottolineano: Gli stessi scrittori israeliani, ben più aperti e disponibili al dialogo di molti filoisraeliani nostrani, da Grossman a Yehoshua non fanno altro che parlare di questo. Non si può celebrare la nascita di Israele, perché questo avviene a Torino, senza parlare della non nascita della Palestina . Di contro, interviene lo scrittore Beppe Sebaste, rilevando come, nella vicenda, entri anche, e ancora, il pregiudizio antisemita: Penso con estrema amarezza che l'antisemitismo sia cresciuto con gli stessi luoghi comuni di sempre all'interno della sinistra. e mi amareggia sconfinatamene . Discussione, come si vede, apertissima. I blog che hanno pubblicato l'appello www. ilprimoamore.com www.lipperatura.it www.nazioneindiana.com Salone del libro: per Israele si mobilitano i blog letteraridi Redazione (redazione@vita.it)05/02/2008 Solidarietà verso gli organizzatori della Fiera del libro di Torino, attaccati per aver scelto Israele come paese ospite dell'edizione 2008 di Raul MontanariCon questa firma esprimiamo una solidarietà senza riserve nei confronti degli organizzatori della Fiera del libro di Torino, nel momento in cui questo evento di prima grandezza della vita letteraria nazionale viene attaccato per aver scelto Israele come paese ospite dell'edizione 2008.L'appello a cui aderiamo s'intende apartitico, e politico solo nell'accezione più alta e radicale del termine. Non intende affatto definire uno schieramento, se non alla luce di poche idee semplici e profondamente vissute. In particolare, l'idea che le opinioni critiche, che chiunque fra noi è libero di avere nei confronti di aspetti specifici della politica dell'attuale amministrazione israeliana, possono tranquillamente, diremmo perfino banalmente!, coesistere con il più grande affetto e riconoscimento per la cultura ebraica e le sue manifestazioni letterarie dentro e fuori Israele. Queste manifestazioni sono da sempre così strettamente intrecciate con la cultura occidentale nel suo insieme, rappresentano una voce talmente indistinguibile da quella di tutti noi, che qualsiasi aggressione nei loro confronti va considerata un atto di cieco e ottuso autolesionismo.Le prime firme appartengono ai responsabili dei siti a cui ho fatto la propostaAderenti:Daria BignardiGianni BiondilloLoredana LipperiniTiziano ScarpaGian Paolo SerinoLuca Sofri Raul Montanari, Bruno Morchio, Filippo Tuena, Alessandro Zaccuri, Paolo Bianchi.Dal 12 febbraio arriva in libreria il nuovo numero di Satisfiction, il primo free press culturale, la prima e unica rivista di critica letteraria che rimborsa i libri consigliati.Inediti, anticipazioni, visite ai lavori in corso degli scrittori, Satisfiction è una rivista da leggere pagina per pagina ed è l’unica a prendersi fino in fondo le sue responsabilità. Per la prima volta nel mondo dei libri vale il principio: “Soddisfatti o rimborsati”! Una recensione letta su Satisfiction non ha convinto il lettore? Il libro consigliato lo ha deluso? La redazione e i suoi collaboratori sono talmente convinti di quanto propongono che sono pronti a rimborsare al lettore il prezzo di copertina del libro segnalato. Satisfiction, 56 pagine formato tabloid, è pubblicata da Fastcomm-Sottovoce e distribuita gratuitamente in libreria 120 mila copie.Ideata da: Gian Paolo SerinoMusa ispiratrice: Roberta BrambillaDirettore: Miriam Paola AgiliGrafica di: Lorenzo ButtiCoordinamento: Gian Paolo SerinoRedattori: Alessandro Beretta, Alessandro Bertante, Daniele Piccini, Paolo RoversiCollaborano al nuovo numero di Satisfiction gli scrittori e critici: Linnio Accorroni, Giulia Belloni, Alessandro Beretta, Pietro Berra, Alessandro Bertante, Daniele Biacchessi, Paolo Bianchi, Valter Binaghi, Davide Brullo, Angela Buccella, Franco Capacchione, Massimo Carlotto, Alberto Casadei, Giovanni Choukhadarian, Luca Crovi, Matteo Cruccu, Lucio Dalla, Luca Di Fulvio, Vittoria Filippi Gabardi, Andrea Kerbaker, Ettore Malacarne, Luigi Mascheroni, Francesca Mazzucato, Raul Montanari, Bruno Morchio, Davide Musso, Valeria Palumbo, Massimo Parlotto, Seba Pezzani, Alberto Pezzotta, Daniele Piccini, Rosella Postorino, Francesco Prisco, Enrico Remmert, Daniela Rossi, Paolo Roversi, Davide Sapienza, Simone Sarasso, Gian Paolo Serino, Filippo Tuena, Grazia Verasani, Alessandro Zaccuri.IN QUESTO NUMERO, tra gli altri, INEDITI e ANTICIPAZIONI di:Filippo Tommaso Marinetti, L’avvenire della fotografia a MilanoSul fotodinamismo sappiamo molto, ma sul fotofuturismo sappiamo pochissimo ed è proprio Marinetti a rivelarlo in questo scritto inedito del 1924 sulle luci di Milano e Parigi:“Le città potentemente industriali e quindi ricche di quell'estetica grande e geniale degli avvisi mobili (elettricità e neon) notturni”.Carmelo Bene, Contro tutti Una voce indimenticabile, e parole pronunciate anni fa in televisione che finalmente, dopo aver bucato lo schermo, arrivano a incendiare la pagina: “Bisogna sputarsi in faccia continuamente. Lo si faccia tutte le mattine fino alla sera e dalla sera alla mattina, anche nel sonno, contraddirsi continuamente, sfuggire, non essere mai se stessi, non fermarsi mai, così soltanto si è nell’immediato”.Alessandro Zaccuri, Ogni capolavoro è un codice a barreFinalista all’ultimo Premio Campiello con Il Signor Figlio, Zaccuri in un esplosivo saggio inedito sugli eccessi dell’interpretazione critica: “Se il fascino è artificiale, perché l’artificio dovrebbe continuare ad affascinarci?”. Valerio Magrelli, Raccoglimento, Il funerale laico, Piccole stanze d’albergo Tre poesie inedite del poeta romano per testimoniare la continuità di un’avventura in versi e i 20 anni della rivista Poesia che li ha concesse in anteprima: “Piccole stanze d’albergo, / grandi macchine di solitudine”.Boris Vian, L’utilità di una letteratura erotica Un saggio inedito del 1948 dell’irriverente Boris Vian, inventore con Raymond Queneau della “Patafisica”, traduttore dal francese di Raymond Chandler, jazzista e scrittore di culto fin da La schiuma dei giorni: “I veri propagandisti dell’ordine nuovo, i veri apostoli della rivoluzione futura, futura e dialettica, come è ovvio, sono i cosiddetti autori licenziosi. Leggere libri erotici, diffonderli, scriverli, significa preparare il mondo di domani e segnare la strada della vera rivoluzione”. Barry Lopez, ApologiaConsiderato tra i maggiori scrittori americani viventi Barry Lopez ha vinto il National Book Award e l'Award in Literature from the American Academy of Arts and Letters: “Per il sapere, verso il quale siamo sempre in cammino, la visione suggerisce un orizzonte piuttosto che una linea di confine”.Erri De Luca, Patria, RecintoDue racconti inediti raccontati da “Pianoterra”, la prospettiva sovversiva del nuovo libro di Erri De Luca: “Allora sí, lontano, mi è scattato il riassunto dell’italiano che sono, uno senza la parola patria, alla quale preferisco varianti come: matria fratria, tanto per dare un cambio ai padri sempre piú a corto di fiato nel ruolo”.James Sallis, Quando ho rapito Robert Johnson Un racconto inedito scritto per Satisfiction da James Sallis, romanziere, saggista, traduttore dal francese e dal russo (Queneau, Cendras, Lermontov, Pasternak), autore di dieci romanzi e quattro raccolte di poesie e di una biografia di Chester Himes. Per Giano Neri Pozza a fine marzo uscirà il romanzo Cypress Grove: “C’è tanta di quella gente che ha paura di restare sola. Ma se non riuscite a restare soli, non saprete mai chi siete”.Jesse Ball, Il settimo giorno Un giovane autore di culto in America, nato nel 1978, in arrivo da Feltrinelli con un thriller surreale, offre un’anticipazione ai lettori delle avventure di James Sim: “È più crudele essere crudeli quando si è soli, o essere crudeli in presenza di altre persone? Quando si è soli, forse”.Luigi Mascheroni, What if…? Storia ucronica dell’editoria italiana Un feulleitton di ipotesi editoriali, ispirato alla serie della Marvel “What if” (“Che cosa sarebbe accaduto se...”), alle prese con la storia delle nostre case editrici: “Cosa sarebbe successo se…Arnoldo Mondadori avesse studiato alla Sorbona, Leo Longanesi avesse rifiutato i finanziamenti di Giovanni Monti e se Elido Fazi se ne fosse rimasto in Inghilterra a contare i soldi”.Raul Montanari, Gloria a Manzoni nel basso della terraNon solo scrittore di noir, ma grande lettore di classici, Raul Montanari racconta la passione tutta contemporanea per I promessi sposi: “Avete mai notato, piuttosto, l'incredibile crudeltà con cui Manzoni tratta i suoi personaggi? Li distrugge tutti, fanno tutti, prima o poi, una figura di merda, inclusi i più positivi”.Filippo Tuena, Manualetto pratico a uso dello scrittore ignoranteDallo scrittore vincitore del Premio Viareggio 2007 con Ultimo Parallelo, un viaggio inedito tra le timidezze e gli imbarazzi dei primi manoscritti spediti: “In copisteria avrai cura di non fare più di due esemplari del tuo dattiloscritto. Ciò impedirà alla commessa – spesso fingono di essere annoiate, e invece sono molto curiose, soprattutto dei tuoi dattiloscritti – di credere che sei uno scrittore in cerca di editore”.Lucio Dalla, Lettura a 45 giriUna rubrica dove chi sa fare note si presta alle pagine, in ogni numero un cantautore non solo suggerisce, ma recensisce un libro tra le ultime novità.Partiamo con Lucio Dalla che per Satisfiction si è messo nei panni di un critico letterario. E con successo.Satisfiction Redazione MilanoVia Mercato 20 - 20121 MilanoLo stesso concetto della rivista Satisfiction, è in arrivo il numero 2 il 12 febbraio -56 pagine, sulle pagine di GQ.Se la recensione vi ha convinto, se il libro vi piacve o se vi ha deluso, se vi piace o no l'idea del soddisfatti o rimborsati mi fa piacere conoscere la vostra opinione.Un cantico dei diseredati tra le luci di un’America al neon: molte insegne, poche illuminazioni, fari puntati ovunque a esportare democrazia tanto basta per dimenticarsi la libertà. E’questa la Motel life di un’America bruciata dal suo stesso (de)cantarsi, l’America protagonista di questo romanzo poetico e graffiante, dal suono distorto di un vinile messo in un lettore dvd. E’ l’esordio narrativo di Willy Vlautin, frontman dei Richmond Fontane, che racconta la storia di due fratelli che cercano di fare strada prima che la strada faccia loro. Un romanzo che potremmo definire “on the road” se soltanto la generazione raccontata fosse ancora quella battuta e beata, perduta e lisergica. E invece è l’America (in) folle dei nostri tempi (im)mediati, l’America senza confini degli occhi illuminati dai led delle coscienze. Motel Life è un urlo in una stanza chiusa: un piccolo capolavoro da non perdere che ci porta, battuti ma beati, come naufraghi di un sogno alla deriva dei sentimenti. Gian Paolo Serino Su “Il Venerdì” di Repubblica recensisco il nuovo romanzo di De Lillo, “L’uomo che cade”: un libro sull’11 settembre, certo, ma soprattutto un libro sul nostro essere “uomini che cadono” tra le macerie morali di un mondo (in) folle. Un capolavoro. Su “Il Giornale” di oggi presento un racconto inedito di Emilio Salgari: “Il pazzo del faro”, un documento preziosissimo perché rivela un aspetto inedito dello scrittore veronese, inventore di “Sandokan” e del “Corsaro Nero”. Salgari, infatti, non fu soltanto lo scrittore d’avventura che tutti conosciamo, non fu soltanto il Jules Verne italiano, ma anche un autore raffinato capace di costruire racconti con una doppia chiave di lettura. Quella della semplice prosa di intrattenimento ma anche quella, mai troppo indagata, di attento e fin troppo fine osservatore politico. In pochi, a esempio, ricordano che proprio lo scrittore veronese fu il primo a intuire che il vero pericolo per una nazione sarebbe venuto dal terrorismo.E già nel 1906, quando scrisse questo racconto, Salgari ipotizzò per il problema terrorismo una soluzione drastica, ma non certo peggiore di altre immaginate ai giorni nostri (a esempio, le carceri di massima sicurezza): il confino in luoghi inaccessibili, ma autosufficienti e autogovernati, come le città galleggianti negli oceani o il Polo Nord: lì sono mandati da America, Europa e Asia tutti gli «esseri pericolosi che turbano la pace» della società, dato che «il mondo ha il diritto di vivere e di lavorare tranquillamente senza essere disturbato. Chi secca si manda nel regno delle tenebre e vi assicuro che nessuno piange». Alla soglia dei novant'anni, senza aver perso nulla della sua alacrità intellettuale, Giancarlo Vigorelli si decise a mettere sulla carta i ricordi di una vita lunga, intensa, fitta di incontri, di avventure, di scoperte, in un continuo turbinìo di idee e spinto da un'incessante curiosità per cose, persone, esperienze di vita. Un brogliaccio di appunti che non finì mai, e pure vi tornava ogni estate, soggiornando a Cernobbio nella villa di Mario Allamel, che se n'è andato anche lui per sempre, qualche anno fa, in punta di piedi. Aveva dato anche un titolo allusivo al memoriale, Imbarcadero. Ma forse a quell'approdo sentiva di non potersi neppure avvicinare, tanti erano i ricordi che gli affollavano la mente. «Non sono neppure sicuro di essere esistito così a lungo, di aver vissuto così tante vite», lasciò scritto in un appunto. E per dare almeno un saggio di questo metamorfico personaggio, scrittore, saggista, critico, sceneggiatore, animatore culturale, conferenziere, giornalista, letterato di fama internazionale, la vedova Carla Tolomeo, coadiuvata da Gian Paolo Serino e dal grafico Lorenzo Butti, ha messo le mani nell'immenso archivio di fotografie e documenti lasciato da Vigorelli assieme ai cinquantamila libri della sua biblioteca ed ecco che ne è nato il volume Così tante vite che verrà presentato stasera alle 21 presso la libreria Meroni. Un'antologia di immagini che sembra un film dove le figure umane colte dal vivo mentre conversano, leggono, si scambiano sorrisi, si vedono fluttuare proprio come attori in una ripresa cinematografica, sospesi in una ricostruzione della realtà lontana nel tempo: documenti di un vissuto incredibilmente messo alla prova, ogni giorno, da un'insaziabile voglia di spendersi, di rinnovarsi, di uscire dalla routine per guardare oltre il quotidiano. È sempre stato un irregolare, un deciso combattente per quello che riteneva fosse giusto, in una visione essenzialmente cristiana dell'esistenza umana che non rifiutava il confronto con altre culture, anche le più lontane. Credette in un'Europa allargata, che unisse l'Est all'Ovest, si adoperò per avvicinare i diversi e i lontani, portò Anna Achmatova a Taormina per un premio internazionale di poesia, difese strenuamente i dissidenti russi, Twardovski, Sinaskij, Daniel, Solgenitsin, affrontò il cipiglio di De Chirico ma adorò i pittori primitivi, presentò Pasolini a Bertolucci e lo fece entrare nei salotti romani, condusse Giuseppe Berto da Rizzoli, frequentò una miriade di intellettuali e artisti. Per dieci anni fu il leader della Comunità Europa degli scrittori, presidente del quotidiano Il Giorno e, fino alla morte, del prediletto Centro Studi Manzoniani. Scrisse sceneggiature per Fellini, fece da filtro fra Roberto Rossellini e Ingrid Bergman quando nasceva la loro storia d'amore, studiò il cinema di Visconti al quale dedicò un memorabile discorso a Villa Erba. Scrisse libri pregni di un acume critico d'eccezione, fra cui Il gesuita proibito dedicato a Teilhard de Chardin e il monumentale Manzoni pro e contro. Del Manzoni curò la fondamentale edizione critica di tutte le opere. Fu tra i fondatori del Corriere Lombardo, con Malaparte pubblicò Paragone, diresse giornali e riviste di varia cultura, soprattutto L'Europa letteraria e La nuova Rivista Europea che spalancarono le pagine a letterati e artisti al di qua e aldilà di ogni cortina di ferro o di vetro che divideva il Vecchio Continente a fette, favorendo le conoscenze, i sodalizi, le reciproche comprensioni. Nel volume sfilano tutti, o quasi tutti i protagonisti di questi incontri. E tutti, o quasi tutti vengono presentati come amici. È un altro tratto fondamentale dell'indole di Vigorelli, di non cercare protezione presso i potenti, distanziare quelli che non riscuotevano le sue simpatie, ma profondere generosamente una fattiva amicizia e offrire collaborazioni a quanti sentiva più vicini. Ne posso dare anch'io modesta testimonianza, quando divisi con lui affetto e stima per letterati ad entrambi cari, come principalmente Piero Chiara e Glauco Viazzi, oltre ad essere accomunati dal vincolo, che chiamerei ancestrale, con il Lario. L'inanellare amicizie fece parte della sua necessità di muoversi, di assorbire conoscenze. «Ha imparato che la condizione dell'uomo sulla terra è lo status viatoris, come dicono i teologi, la condizione di viaggiatore», dice di lui Claudio Magris. Un lungo, fervido viaggio, mai da solo. Alberto Longatti (La Provincia di Como)«Così tante vite. Il Novecento di Giancarlo Vigorelli» A cura di Carla Tolomeo, Gian Paolo Serino e Lorenzo Butti. Mattioli 185 Editore. 336 pagine, 33 euro. Il libro verrà presentato questa sera alle 21 alla Libreria Meroni di Como, in via Vittorio Emanuele 71. Nel corso della serata Davide Fent e Pietro Berra dialogheranno con i curatori.Milano, a settembre, dedicherà un intero festival al nuovo genere di comunicazione promozionale. Intanto, il 17 gennaio, prologo alla Libreria del Giallo con l'happening 'Di cosa parliamo quando parliamo di booktrailer?'. Ideata e organizzata dalla giornalista Annarita Briganti, la serata prevede la proiezione di diversi video tratti dai libri, da 'Niente baci alla francese' di Paolo Roversi al premio Strega 'Come Dio comanda' di Niccolò Ammaniti, commentati da scrittori, registi e esperti del fenomeno, oltre alla premiazione del miglior booktrailer, scelto dallo sceneggiatore Tommaso Labranca. A coordinare i lavori della prima serata a tema dedicata a questo nuovo genere, cui hanno aderito editori come Marsilio, Mursia, Marcos y Marcos e Salani, Tecla Dozio e Gian Paolo SerinoInizio proiezione dei booktrailer alle ore 21.Coordinano Tecla Dozio e Gian Paolo Serino. Tommaso Labranca, giudice per la scelta del ‘miglior booktrailer’Gli ospiti si alterneranno presentando brevemente il booktrailer.Jacopo De Michelis (editore Marsilio, pioniere dei booktrailer in Italia) introdurrà l’argomento e spiegherà perché crede nel ‘booktrailer’.Si inizia poi dalle autrici, giovani esordienti pubblicate da Fandango nella collana I Quindici diretta da Alessandro Baricco e Dario Voltolini. Sono entrambe diplomate alla Scuola Holden. Arianna Giorgia Bonazzi (Les adieux) e Giorgia Franco Carlevero (Metà guaro metà grappa). Dialogherà con loro anche Cristiano Cavina (Un’ultima stagione da esordienti, Marcos y Marcos). Arianna Giorgia Bonazzi sarà accompagnata da sei studenti dello IULM che hanno realizzato il video, mentre Giorgia Carlevero racconterà la preproduzione del suo booktrailer.Paolo Bianchi (La cura dei sogni, Salani) con il regista del booktrailer Antonio Monti e Gianni Fantoni (attore). Il filmato è girato a Brera con regista e attori professionisti. La colonna sonora è stata scritta per l’occasione da un giovane musicista che recita anche nel booktrailer. Porterà copie del dvd da regalare al pubblico (informazione riservata). E’ stato uno dei primi scrittori italiani a produrre un booktrailer.Simone Sarasso (Confine di Stato, Marsilio) con Matteo Bellizzi (regista) e Daniele Rudoni (regista, graphic novelist). Finalista al Courmayeur Noir Festival. Porterà i video di Confine di Stato, Turkemar (libro precedente) e parlerà in anteprima di United we stand (graphic novel online).Patrick Fogli presenta il booktrailer di L'ultima estate di innocenza (Piemme).Giulio Mozzi con Andrea Comotti, Alessio Pasa e Demetrio Paolin, autore che ha pubblicato online su vibrisselibri (la versione cartacea dei testi è in fase di lavorazione). Porterà una serie di booktrailer.Mattia Signorini (Lontano da ogni cosa, Salani) con la regista Gioia Lovison.Paolo Roversi (Niente baci alla francese, Mursia). Sarà introdotto dallo scrittore di gialli Giancarlo Pagani (Il diavolo non profuma di zolfo, Libreria dell'Orso).Marco Canclini (regista) mostrerà il booktrailer di Peter James (In rete, Kowalski).Antonello Schioppa (regista) mostrerà i booktrailer di Nino D’Attis (Montezuma airbag your pardon, Marsilio).Domenico Moretti (Keitai, produttore di booktrailer) mostrerà i filmati di Il totem del lupo di Rong Jiang (primo booktrailer prodotto, il nome dell’autore è lo pseudonimo di un intellettuale cinese dissidente professore universitario di Economia politica a Pechino) e Come Dio comanda di Niccolò Ammaniti (entrambi Mondadori). Dopo la recensione di questa settimana su “L’Espresso” un bel servizio dedicato a “Così tante vite” sul TG4 edizione delle 13.30 di domenica 13 gennaio. Presenteremo il libro, in attesa della grande serata di Roma, giovedì 24 gennaio a Como, Libreria Meroni (ore 21). Interverranno con me Carla Tolomeo, Lorenzo Butti e il giornalista Pietro Berra.A coordinare Davide Fent.“Così tante vite è uno straordinario diario del ‘900 per immagini” (Corriere della Sera)“Le immagini inedite del '900 in un documento di eccezionali testimonianze”. (Tg 5) Cosi tante vite: un capolavoro della memoria . (Il Giornale) Questo libro è la testimonianza di una vita eccezionale, intensa, ricca di passioni . (L’Espresso)Trionfa nella comunicazione editoriale il genere del 'booktrailer', una nuova forma di comunicazione promozionale, un breve video multimediale costruito sul modello degli spot cinematografici. Lo scopo è di accendere l’interesse dello lettore lasciandogli la curiosità di saperne di più. Si tratta di un breve video multimediale costruito sul modello dei trailer cinematografici, il cui scopo è di evocare attraverso immagini, musica e parole i temi e le atmosfere di un romanzo, accendendo l’interesse dello spettatore e lasciandogli la curiosità di saperne di più. Suggestivo e accattivante come un film o un videoclip, dotato della stessa forza e immediatezza comunicativa, un booktrailer è in grado di descrivere in pochi secondi i contenuti di un libro più efficacemente di mille parole. Milano, a settembre, dedicherà un intero festival al nuovo genere di comunicazione promozionale. Intanto, il 17 gennaio, prologo alla Libreria del Giallo con l'happening 'Di cosa parliamo quando parliamo di booktrailer?'. Ideata e organizzata dalla giornalista Annarita Briganti, la serata prevede la proiezione di diversi video tratti dai libri, da 'Niente baci alla francese' di Paolo Roversi al premio Strega 'Come Dio comanda' di Niccolò Ammaniti, commentati da scrittori, registi e esperti del fenomeno, oltre alla premiazione del miglior booktrailer, scelto dallo sceneggiatore Tommaso Labranca. A coordinare i lavori della prima serata a tema dedicata a questo nuovo genere, cui hanno aderito editori come Marsilio, Mursia, Marcos y Marcos e Salani, Tecla Dozio e lo scrittore Gian Paolo Serino. I booktrailers - la nuova forma di comunicazione promozionale per l'editoria ai tempi di Internet, della web tv, del cellulare e dell'Iptv - sono solitamente realizzati mediante tre tecniche di produzione (animazione, dal vero e fumetto) e durano tra i 45 e i 90 secondi. Molti filmati si trovano su You tube o My space, oltre che sul portale www.book-trailer.eu, gestito da Keitai, primo operatore italiano del settore.

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